Storie

Le mani di Monica

Nel mondo Arja Cajo tutto prende vita dalla passione e dall’intuizione. Le idee nascono all’improvviso come fiori che però ovviamente sbocciano dopo che da tempo era stato seminato. E tutto non accade mai per caso.

Dal buio nasce la luce

Quando è nata l’idea di far prendere il volo alle stole e ai foulard Arja Cajo è accaduto perché le donne che le indossavano potessero essere decorate dai colori, avvolte nella leggera morbidezza e protette dai significati dei fiori fotografati. Si parla del 2019. Come tutti sanno poi ci sono stati 2 anni di pandemia che se da un lato hanno bloccato “il giro del commercio”, di certo non hanno ostacolato la mia fantasia.
Anzi.
Ero una fucina di idee.
La creatività mi ha motivato e mai fatto sprofondare.
L’ho sempre assecondata e accolta.
Le idee han continuato a fluire.

Risultato: da Arja Cajo sono nate anche cappe, mantelle e colli imbottiti; la linea Beachwear con caftani, parei e poi pantaloni e kimono, abiti schiena nuda; la linea Rain con impermeabili per grandi e piccini, ombrelli e cappello pioggia; la linea Casa con cuscini, teli casa e servizi all’americana.

E poi finalmente è nata lei

E poi finalmente ha potuto prendere vita lei.
La “Capsule del Bianco” composta di abitini bianchi mescolati a ritagli di fotografie; t-shirt e bluse, kimono. Fino a sfociare questo autunno inverno in gonne lunghe e abiti: la “Capsule Bouquet”.
Il mio desiderio di espandermi dal mondo dell’accessorio verso il mondo dell’abbigliamento donna è stato piano piano esaudito.

 

Come?

Voi direte: <<Che ci vuole vai in un laboratorio di confezione, ti fai fare il carta modello e sei pronta per farlo confezionare>>.
Non è mai così rapido e istantaneo. I passaggi sono infiniti. E tu sei piccola e vieni messa in coda. Inoltre non è detto ci si capisca subito e quindi chissà quanti carta modelli vanno fatti prima di trovare la combinazione giusta! Aggiungi il periodo che stiamo vivendo dove tutto è rallentato, chiuso e finito.

Il mio desiderio da sempre era di trovare una persona che si appassionasse al mio progetto e che diventasse La Sarta di Arja Cajo, il suo riferimento, le sue mani… qualcuno le cui orecchie fossero tutte per le mie stravaganti idee, qualcuno la cui sapienza fosse in grado di arginare le mie richieste se fossero state impossibili, ma qualcuno che non cercasse di tarparmi le ali!

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La ricetta magica per volare!

La vita può sempre sorprenderci e così “le sue mani sono arrivate…”
Le mani di Monica.
Il nostro incontro, anzi re-incontro è stato catartico.

E la nostra ricetta magica si è subito composta di questi ingredienti: Intesa perfetta, per cui bastano poche parole perché lei già sappia leggere cosa ho in mente;
Predisposizione al fatto che nulla è impossibile;
Voglia di spingersi sempre oltre e lasciarsi stupire;
Un pizzico di improvvisazione quando qualcosa non va come pensavamo;
Pochi giri di parole e tanta pratica;
La sua capacità di interpretare i miei desideri e la mia capacità dell’affidarmi a lei;
Entrambe unite da una profonda passione per quello che facciamo;
Tante tante tante risate,
E sempre e comunque profondo rispetto reciproco.

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Rispetto reciproco e passione

Ti ringrazio Monica per essere ri-entrata nella mia vita scoppiettante e amorevole come sei tu.
Le tue mani danno vita a ciò che sento la necessità di creare. Quasi fosse una missione.
Le tue mani realizzano il mio amore per colorare le donne di fiori e amore.
Questo è il mio esserci.
Desidero arrivare così alle persone.
Per questo dico sempre che le creazioni Arja Cajo sono molto di più.
Non nascono solo come abiti, ma come mantra, storia e magia.
Tutto e unicamente per le Donne.

E questo non poteva che avvenire dal connubio affettuoso della Famiglia.
Milano, Lunigiana, nessuna barriera.
Mente vivida e mani sapienti.
Viva i colori!
Viva i fiori!
Viva la vita!

  

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